Nerve Visions
Dopo il successo di “Vertebrae Visions”, la città di Bergamo ha ospitato il Summit “Nerve Visions”, con il patrocinio non vincolante di Laborest e la partecipazione di una faculty d’eccezione

Si chiude il Convegno “NERVE VISIONS: Summit multidisciplinare e multiprofessionale sulla diagnosi e il trattamento delle neuropatie”

15/10/2024
Innovazione

Dopo il successo di “Vertebrae Visions”, tenutosi lo scorso anno con oggetto di indagine le patologie di colonna, la città di Bergamo ha ospitato il Summit “Nerve Visions”, con il patrocinio non vincolante di Laborest e la partecipazione di una faculty d’eccezione.

Oltre 70 gli specialisti, esperti e accademici che hanno preso parte all’appuntamento.

Tra i temi trattati: aspetti eziopatogenetici e causali delle neuropatie periferiche, radicolopatie cervicali, intrappolamenti dei nervi periferici dell’arto superiore e delle polineuropatie.


Bergamo, 15 ottobre 2024 – Si è svolto sabato 5 ottobre, presso l’Innovation District Kilometro Rosso di Bergamo, il Convegno Scientifico “NERVE VISIONS: Summit multidisciplinare e multiprofessionale sulla diagnosi e il trattamento delle neuropatie”, a cura della Laborest School, progetto ideato nel 2018 da Uriach con l’obiettivo di fornire un contributo concreto alle attività di formazione sanitaria in Italia.

Con oltre 70 partecipanti, tra medici, relatori e stakeholder, l’evento NERVE VISIONS ha rappresentato un’opportunità formativa unica, in cui un Summit multidisciplinare e multiprofessionale di esperti ha discusso sulle diverse “visioni” possibili riguardo alla patologia del nervo. Durante l’incontro principale, sono state approfondite le diverse tecniche diagnostiche, come l’elettromiografia e l’ecografia, e sono stati chiariti alcuni concetti importanti legati alle lesioni nervose di vari gradi. Non sono inoltre mancati accurati approfondimenti sugli aspetti eziopatogenetici e causali delle neuropatie periferiche, delle radicolopatie cervicali, degli intrappolamenti dei nervi periferici dell’arto superiore e delle polineuropatie, con una presentazione degli approcci terapeutici: farmacologici, nutraceutici, riabilitativi, ortesici e con terapie fisiche strumentali.

Dopo una prima introduzione al corso, il Convegno si è aperto con l’intervento il Dott. Alessandro Lozza, Specialista in Neurologia presso il Centro Amiloidosi sistemiche e Malattie ad Alta Complessità dell’IRCCS San Matteo di Pavia, che ha illustrato la fisiopatologia del nervo periferico, dalle più importanti opportunità diagnostiche ai principali miti da sfatare. Successivamente, il Dott. Bruno Resmini, Dirigente Medico specialista in Neurochirurgia dell’Ospedale Papa Giovanni XXXIII di Bergamo, ha tenuto il suo speech indagando i temi degli intrappolamenti, lesioni di plesso e radicolopatie cervicali, seguito da un approfondimento sulla cervico-brachialgia con componente neuropatica, a cura del Dott. Giambattista Villa, Dirigente Medico, Specialista in Anestesia e Rianimazione, Responsabile del Centro di Terapia del Dolore presso Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Dopo una discussione multidisciplinare sui differenti punti di vista degli specialisti, la Prof.ssa Manuela Galli, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, ha offerto alla platea un’interessante panoramica delle più innovative tecnologie per lo studio del movimento, come ad esempio la gait analysis, ovvero un esame utile per lo studio e la valutazione del passo e della deambulazione in generale. Si è proseguito con una relazione riguardante il trattamento farmacologico, nutraceutico, riabilitativo, ortesico e con terapie fisiche delle neuropatie periferiche, a cura del Dott. Fabrizio Gervasoni, Medico Chirurgo e Specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa, Responsabile U.D.O. Cure Domiciliari presso ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano.

Nell’ambito del dolore neuropatico, la nutraceutica rappresenta un approccio adiuvante le terapie farmacologiche sempre più affermato e diffuso. Molteplici studi clinici hanno mostrato i vantaggi di questa sinergia, in cui la componente nutraceutica affianca la terapia analgesica e antinfiammatoria, portando talvolta a una rivalutazione del trattamento che consente di migliorare l’aderenza del paziente alla terapia farmacologica. È fondamentale che la scelta delle molecole e delle loro formulazioni parta da una corretta conoscenza dei loro meccanismi d’azione e di interazione. Fra le componenti naturali di maggior interesse spiccano l’acido alfa lipoico, L-acetilcarnitina e la PEA, le cui proprietà sono state evidenziate in diversi studi clinici internazionali mostrati durante le relazioni.

A chiudere il Convegno una discussione multidisciplinare su diversi casi clinici, moderata dal Dott. Alessandro Lozza, a cui ha partecipato tutta la faculty.